brughiera's review against another edition

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4.0

Il titolo è giustissimo, questa è una storia completamente vissuta e raccontata da una donna che si chiama Alessandra. Il periodo è prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale, il periodo del fascismo in Italia. Comincia dalla giovinezza di Alessandra e la relazione con la sua adorata madre, che se stessa incontra tante difficoltà a trovare la felicità e finisce col suicidarsi. Evidentemente l’impatto sulla figlia è fortissimo e continua a restare tale lungo il periodo che passa subito dopo la morte della madre dalla nonna ed altri parenti in Abbruzzo e poi quando torna a Roma. All’inizio a Roma prende cura del padre con cui ha una relazione difficile a causa del suo trattamento della madre ma poi, con l’intensificare della guerra, il padre raggiunge i parenti in Abruzzo. Alessandra lavora e continua a studiare all’università dove incontra Francesco. E una storia di amore reciproca che porta al matrimonio. Ma Francesco lavora con i partigiani e non vuole che Alessandra collabora. Questo è l’inizio della mancata comprensione dell’uomo per la donna che si aggrava sempre di più. Francesco è arrestato e passa un periodo in prigione ma quando torna a casa dopo la liberazione, sebbene la ami, continua a trattare Alessandra come una moglie tradizionale. Ma lei non vuole essere trattata in questa maniera e cerca continuamente a parlare in profondità con Francesco che non la ascolta. Tutto questo mena a e spiega la triste conclusione della storia.

Dalla Parte di Lei mette a nudo la vita ed i pensieri intimi di una donna e l’impatto è ancora più forte quando si considera il periodo quando fu scritto. Molte donne si riconosceranno nelle lotte di farsi capire ed apprezzare che affligono Alessandra. Spero solo che il libro aiuti qualche uomo a capire meglio la vita estranea delle donne.

claudiam314's review against another edition

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emotional reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.25

ilaria_ilady's review against another edition

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5.0

"Dalla parte di lei" è stato un viaggio straordinario: reale, romantico e al tempo stesso tragico nel suo finale. È una narrazione che risveglia la coscienza e la consapevolezza femminile, sia a livello personale che storico. Durante la lettura, non potevo fare a meno di pensare a quanto Alba de Céspedes, riscoperta negli ultimi anni grazie alla ripubblicazione delle sue opere, abbia ispirato tante autrici contemporanee che raccontano la prospettiva femminile in tutte le sue sfaccettature, psicologiche e storiche. Penso a nomi come Elena Ferrante, Annie Ernaux e Margaret Atwood.

Purtroppo, i suoi romanzi, troppo avanti per i tempi, vennero spesso relegati al genere dei "romanzi rosa" e non ricevettero il riconoscimento che meritavano. È un'ingiustizia letteraria che oggi possiamo iniziare a correggere riscoprendo il valore delle sue opere.

Potrei dire moltissimo su questo libro, ma mi limito a una riflessione: "Dalla parte di lei" dovrebbe entrare a pieno titolo nel curriculum scolastico di letteratura, al posto di quella lunga lista di autori maschili considerati, a torto, più meritevoli di studio. Questo romanzo, con la sua modernità e profondità, merita di essere letto, compreso e celebrato

gracija's review against another edition

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dark emotional reflective sad medium-paced

5.0

eustachio's review against another edition

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4.0

Il romanzo del “non essere contenti”, che sia per un matrimonio infelice, per la mancanza di diritti o per il fascismo imperante.

Alessandra, nata nell’ombra del fratello maggiore morto affogato nel Tevere in tenera età, vive prima nell’appartamento del padre reso claustrofobico dai pesanti mobili abruzzesi, poi nella casa della nonna paterna in montagna e infine nella “sua” casa, confinata a fare pulizie e a cucinare (o, quando esce, a essere in fila a sbrigare commissioni con altre donne come lei). Il suo è un amore totalizzante, come totalizzante è la sua condizione di donna in quegli anni, destinata a sposarsi e fare figli e accontentarsi facendosi mantenere dal marito.
Io rabbrividii, smarrita entro una improvvisa pietà per la mia condizione di donna. Eravamo, mi pareva, una specie gentile e sfortunata. Attraverso mia madre, e la madre di lei, e le donne delle tragedie e dei romanzi, e quelle che s’affacciavano nel cortile come alle sbarre della prigione, e le altre che incontravo in istrada e che avevano occhi tristi e ventri enormi, sentivo pesare su di me una secolare infelicità, una inconsolabile solitudine.
«Mamma» le chiesi con disperazione: «si può essere qualche volta felici per amore?»
«Oh, sì» disse lei; «credo di sì, bisogna aspettare, soltanto. A volte» aggiunse più piano «si aspetta tutta la vita.»
SpoilerAlessandra sconta due pene, o meglio, è responsabile di due morti: della madre che si suicida per un amore platonico con cui non può fuggire per non lasciare la figlia da sola e dell’omicidio del marito, “la rivincita di Emma Bovary” che pone fine a un tormento cominciato dalla luna di miele, lo scontro con una realtà matrimoniale che non è la favola a cui la madre le aveva fatto credere.

Nonostante lei osservi questa situazione desolante già da bambina dal cortile della palazzina, le sue ambizioni non si spingono molto oltre la felicità coniugale, il lusso di due poltrone dove parlare, un minimo di indipendenza economica data dal lavoro presso un ingegnere e gli studi svogliati in Lettere. Quando si presta alle missioni per “i compagni” è solo per entrare nel mondo del marito, ma neanche quello le permette di superare quel “muro di spalle” e di tornare alle passeggiate a Villa Borghese in sua compagnia.
No, Alessandra non è mai contenta. C’è chi definisce il finale gratuito, per me invece era inevitabile.
«Spesso mi sono domandata» ella continuava «da quale parte fosse la ragione: se dalla mia o dalla loro. Mi pareva di essere fatta in un modo anormale, come quelli che nascono con due teste o con sei dita. Tentavo di adattarmi ai loro compromessi. Poi mi sono convinta che sono io ad avere ragione. Ho ragione. Abbiamo ragione noi: ma loro sono più forti.»

daydreamsinthesun's review against another edition

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challenging reflective sad

4.5

leighkp's review against another edition

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adventurous challenging dark emotional reflective sad tense slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.75

betti75's review against another edition

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emotional sad slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Loveable characters? No

2.0

Ik had gehoopt op een boek dat net zo mooi was als Verboden schrift, maar dit boek viel me enorm tegen. Gezeur en een vervelende hoofdpersoon, die me geen moment sympathiek werd. Dit boek heeft zeker 400 pagina's teveel, en die zijn vooral gevuld met geneuzel. 

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