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A review by angysonosoloio
Una morte perfetta by Angela Marsons
4.0
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Quarto libro dedicato alle indagini della nostra Kim Stone. Questa volta ci ritroviamo in una Body Farm, ovvero una struttura in cui i cadaveri, utilizzati per studi scientifici, vengono lasciati all'aperto in diverse condizioni per monitorare l'influenza delle condizioni ambientali sul processo di decomposizione dei corpi.
E quale posto migliore per un assassino per abbandonare una vittima sperando che non venga notata?
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Come sempre i libri della Marsons mi tengono incollata alle pagine e mi ritrovo a finirli molto più in fretta di qualsiasi altro libro!
La trama principale anche in questo caso mi è piaciuta molto, e come sempre è riuscita a farmi odiare l'assassino per la sua brutalità ma allo stesso tempo provare una grandissima pena per lui per tutti i traumi che ha subito durante l'infanzia.
La trama secondaria mi è piaciuta un po' meno, soprattutto perché ho trovato il collegamento con l'altro caso davvero molto forzato. Insomma, quante possibilità c'erano che fossero legati? Praticamente zero!
Kim Stone è come sempre miss perfezione che tutto sa e tutto può, tranne per gli ultimi capitoli in cui come sempre riesce a farsi cogliere di sorpresa dall'assassino anche quando è lì che lo aspetta.
Amo Bryant sempre di più, e in questo libro ho visto tanti accenni al rapporto simbiotico che ha instaurato con Kim. Lui in fondo è l'unico che la capisce e sa come parlarle, l'unico che per lei c'è sempre e che fa di tutto per aiutarla anche quando lei per orgoglio non vuole. Sono complementari. E hanno un rapporto bellissimo.
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Quarto libro dedicato alle indagini della nostra Kim Stone. Questa volta ci ritroviamo in una Body Farm, ovvero una struttura in cui i cadaveri, utilizzati per studi scientifici, vengono lasciati all'aperto in diverse condizioni per monitorare l'influenza delle condizioni ambientali sul processo di decomposizione dei corpi.
E quale posto migliore per un assassino per abbandonare una vittima sperando che non venga notata?
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Come sempre i libri della Marsons mi tengono incollata alle pagine e mi ritrovo a finirli molto più in fretta di qualsiasi altro libro!
La trama principale anche in questo caso mi è piaciuta molto, e come sempre è riuscita a farmi odiare l'assassino per la sua brutalità ma allo stesso tempo provare una grandissima pena per lui per tutti i traumi che ha subito durante l'infanzia.
La trama secondaria mi è piaciuta un po' meno, soprattutto perché ho trovato il collegamento con l'altro caso davvero molto forzato. Insomma, quante possibilità c'erano che fossero legati? Praticamente zero!
Kim Stone è come sempre miss perfezione che tutto sa e tutto può, tranne per gli ultimi capitoli in cui come sempre riesce a farsi cogliere di sorpresa dall'assassino anche quando è lì che lo aspetta.
Amo Bryant sempre di più, e in questo libro ho visto tanti accenni al rapporto simbiotico che ha instaurato con Kim. Lui in fondo è l'unico che la capisce e sa come parlarle, l'unico che per lei c'è sempre e che fa di tutto per aiutarla anche quando lei per orgoglio non vuole. Sono complementari. E hanno un rapporto bellissimo.
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