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A review by momotan
A Radical Act of Free Magic by H.G. Parry
4.0
Questo secondo libro, che conclude le vicende iniziate nel primo concludendole con le guerre napoleoniche, mantiene pregi e difetti dell'altro: piacerà a chi sarà piaciuto il primo, non piacerà a chi avesse avuto dubbi in precedenza.
Continuo a trovare molto interessante la commistione tra storia reale e fantasy, con la magia da sempre esistente ma regolamentata, e col periodo storico scelto, pieno di cambiamenti e di possibilità.
Dopo aver visto la rivoluzione francese, ovviamente è il tempo di Napoleone. Il condottiero profetizzato dallo Straniero, che avrebbe unito tutta la Francia sotto la sua ombra.
Solo che Napoleone si rivela troppo anche per lui, riuscendo laddove Robespierre aveva fallito.
Meraviglioso il vero motivo dietro le campagne italiana e egiziana di Napoleone, intrigante ciò che si cela dietro alla vittoria di Austerlitz.
Abbiamo Fina che come previsto riveste un ruolo molto importante nella conclusione della vicenda, abbiamo ovviamente Pitt e Wilberforce, lo schiavismo e la repressione della magia, nuovi personaggi e personalità storiche.
Ammetto una leggera delusione allo scontro finale in mare contro l'arma segreta di Napoleone e Lestrange, ho preferito di molto tutta la questione del Kraken, ma ho amato alla follia il rapporto di amicizia tra i due avvocati e politici britannici che abbiamo conosciuto da ragazzi e che ritroviamo ora ormai ben adulti.
L'amicizia indissolubile, la sensazione di essersi allontanati, il sentirsi traditi e l'aver tradito a propria volta la fiducia dell'altro, pur ritenendo di avere avuto ottimi motivi. Il riavvicinamento, il tornare al passato, la battaglia finale e l'ultimo incontro... wow, davvero ben descritto, al cuore dei due libri c'è la loro amicizia ventennale.
Con questo la storia sembrerebbe finita, ma chissà che non ci sia un seguito, magari meno ancorato alla Storia... del resto, lady Hester sembra diretta in Egitto, e chissà cosa potrebbe scovare tra quelle sabbie millenarie oltre al "suo" drago...
Continuo a trovare molto interessante la commistione tra storia reale e fantasy, con la magia da sempre esistente ma regolamentata, e col periodo storico scelto, pieno di cambiamenti e di possibilità.
Dopo aver visto la rivoluzione francese, ovviamente è il tempo di Napoleone. Il condottiero profetizzato dallo Straniero, che avrebbe unito tutta la Francia sotto la sua ombra.
Solo che Napoleone si rivela troppo anche per lui, riuscendo laddove Robespierre aveva fallito.
Meraviglioso il vero motivo dietro le campagne italiana e egiziana di Napoleone, intrigante ciò che si cela dietro alla vittoria di Austerlitz.
Abbiamo Fina che come previsto riveste un ruolo molto importante nella conclusione della vicenda, abbiamo ovviamente Pitt e Wilberforce, lo schiavismo e la repressione della magia, nuovi personaggi e personalità storiche.
Ammetto una leggera delusione allo scontro finale in mare contro l'arma segreta di Napoleone e Lestrange, ho preferito di molto tutta la questione del Kraken, ma ho amato alla follia il rapporto di amicizia tra i due avvocati e politici britannici che abbiamo conosciuto da ragazzi e che ritroviamo ora ormai ben adulti.
L'amicizia indissolubile, la sensazione di essersi allontanati, il sentirsi traditi e l'aver tradito a propria volta la fiducia dell'altro, pur ritenendo di avere avuto ottimi motivi. Il riavvicinamento, il tornare al passato, la battaglia finale e l'ultimo incontro... wow, davvero ben descritto, al cuore dei due libri c'è la loro amicizia ventennale.
Con questo la storia sembrerebbe finita, ma chissà che non ci sia un seguito, magari meno ancorato alla Storia... del resto, lady Hester sembra diretta in Egitto, e chissà cosa potrebbe scovare tra quelle sabbie millenarie oltre al "suo" drago...