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A review by ombraluce
Notre-Dame de Paris by Victor Hugo
5.0
Una maledizione e una benedizione.
La maledizione è per chi sceglie i brani da inserire nelle antologie scolastiche, scelte così insipide, noiose, inutili, che hanno tenuto una lettrice incallita come me lontana dal Hugo per tutti questi anni.
La benedizione invece è per lui, il grande Victor, per la sua scrittura meravigliosa, piena di humour persino nei punti più grevi e didascalici del racconto, per la sua penetrazione psicologica dei personaggi, per la sua abilità pittorica e architettonica nel descriverli.
Perché la Esmeralda, la piccola zingara, è descritta in modo pittorico, è un quadro pieno di luce e di colori, mentre Quasimodo è pura architettura, nelle sue membra deformi.
Da leggere, e inserire nelle riletture periodiche di cui non si può fare a meno per non perdere il senso della propria lettura.
La maledizione è per chi sceglie i brani da inserire nelle antologie scolastiche, scelte così insipide, noiose, inutili, che hanno tenuto una lettrice incallita come me lontana dal Hugo per tutti questi anni.
La benedizione invece è per lui, il grande Victor, per la sua scrittura meravigliosa, piena di humour persino nei punti più grevi e didascalici del racconto, per la sua penetrazione psicologica dei personaggi, per la sua abilità pittorica e architettonica nel descriverli.
Perché la Esmeralda, la piccola zingara, è descritta in modo pittorico, è un quadro pieno di luce e di colori, mentre Quasimodo è pura architettura, nelle sue membra deformi.
Da leggere, e inserire nelle riletture periodiche di cui non si può fare a meno per non perdere il senso della propria lettura.