A review by momotan
The City Stained Red by Sam Sykes

4.0

Nota importante: questo libro, e questa trilogia, seguono le vicende della prima trilogia di Sykes.
Una nota importante, a mio avviso, perché se non ci si fa attenzione ci si ritrova in un libro denso di riferimenti a eventi passati, il che può essere un po' irritante.
Va detto comunque che detti eventi passati sono riassunti abbastanza bene, o almeno ci vengono raccontati a grandissime linee, così da non ritrovarci totalmente spaesati in questa storia.

Una storia che, superato lo smarrimento iniziale dovuto alla mancata lettura dei primi libri, si rivela piacevolissima.

Un classico party di avventurieri -un leader guerriero, la sua compagna non umana e letale guerriera dei boschi, l'invincibile guerriero Dragonman ultimo della sua specie, il ladro dai mille segreti, la guaritrice e il giovanissimo mago dai poteri molto più grandi del suo giudizio- arrivano nella grande città di Cier'Djaal seguendo il potente chierico Miron Evenhands (che, a quanto pare, li aveva assoldati nei libri precedenti per svolgere un importantissimo lavoro) per farsi pagare la lauta ricompensa pattuita.
Solo che questo Miron è arrivato in città prima di loro e non si vuole far trovare.
E già entrare in città è dura: è una città che si basa sul commercio, e che non accetta al proprio interno metaumani come quelli che fanno parte del gruppo.

Un gruppo di invidualità che spesso se ne vanno per conto proprio, incuranti degli altri.
E che riescono sempre a finire nel centro degli eventi.
Come arrivare in questa città proprio mentre la gilda dei ladri è impegnata in una guerra aperta con una misteriosa setta di fanatici religiosi imparentati in qualche modo con i demoni (demoni che, scopriamo, hanno antichi legami anche con Lenk, il leader del gruppo, incredibilmente in grado di uccidere queste creature). O finire in mezzo a due enormi culti guerrieri stranieri in stallo da sempre, scatendando la tanto attesa (da loro) guerra.

Ogni membro del gruppo ha la propria storia ben delineata, i propri timori, le proprie motivazioni.
E se Denaos è quello con i maggiori legami con la città, visto che ci ha vissuto a lungo, il protagonista è senza dubbio Lenk, con la sua stanchezza per questa vita, e il suo desiderio di riporre la spada per vivere una vita pacifica come tutti gli altri. Una vita che sembra essergli però negata, seguito com'è da una scia di morte senza pari. Questo senza contare il vero dilemma del ragazzo, Kataria, la sua compagna, che in una città civilizzata di umani non potrebbe mai vivere né venirvi accettata.
Abbiamo il punto di vista umano della guaritrice desiderosa solo di aiutare il prossimo, ma vessata da una misteriosa maledizione.
E quello straniero di Kataria, dibattuta tra l'amore per Lenk e l'alienità del suo mondo, o di Gariath e la sua visione del mondo e degli umani.

E che dire di Dreadaeleon, il ragazzino mago, potentissimo e inesperto, fuorilegge per i suoi stessi simili per via dell'utilizzo fatto del proprio potere ma desideroso di apparire come un eroe a dispetto della propria codardia?


Ottime caratterizzazioni dei personaggi, un'ambientazione ristretta e oppressiva, quasi come una corsa contro il tempo. Che è ciò che realmente è, come si scopre a un certo punto quando veniamo a conoscenza della macrotrama della trilogia.
Un libro che è chiaramente solo l'inizio della storia, ma che si conclude perfettamente
Spoilercon la dissoluzione del gruppo, una cosa abbastanza inaspettata e molto interessante per il proseguio
.