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A review by signorponza
Vangelo yankee by Nicolò Gianelli
5.0
La storia che mi ha portato a leggere finalmente questo libro è quasi più rocambolesca della trama del libro stesso (non è vero).
La prima volta che ho sentito parlare di questo titolo è stata grazie al podcast Copertina di Matteo B. Bianchi. Era tra i consigli della prima libraia ospite del programma, Cristina di Canio, titolare della libreria La scatola lilla di Milano. Mi ha incuriosito da subito perché si intuiva il suo essere insolito e speciale. L'ho aggiunto alla mia wishlist più di un anno fa, ma per oltre 12 mesi (principalmente a causa della mia pigrizia) non sono riuscito a procurarmelo. Non viene venduto da Amazon o IBS, né dai megastore come Mondadori e Feltrinelli. Uno dei pochi modi per averlo è andare fisicamente in quella libreria. Prima di Natale mi sono finalmente deciso a fare questa cosa molto anni '90 che consiste nel recarsi fisicamente in un negozio per acquistare dei prodotti. Arrivato davanti alla libreria ho trovato la saracinesca abbassata, nonostante fosse giorno e orario di apertura. Nessun avviso, nessuna spiegazione. Ero ormai pronto a rassegnarmi al fatto che non sarei mai riuscito a leggere questo libro, quando ho scoperto dal sito della libreria che era possibile ordinarlo online. Così ho fatto e, finalmente, il 21 dicembre 2019 Vangelo Yankee è stato recapitato nella mia cassetta della posta. Ne è valsa la pena farsi tutto questo sbattimento? 100% sì.
Nonostante si tratti di un libro piccolissimo (che nel formato ricorda un bigino o, per l'appunto, un vangelo), contiene al suo interno un mondo. Innanzitutto la storia: un viaggio negli Stati Uniti per dare risposta a una domanda: "Chi è Kristof Katrakowsky Kazachenko?". Il viaggio è tutt'altro che convenzionale, perché si procede a ritroso: si inizia dal capitolo 12 e si finisce con il capitolo 1. La scrittura è brillante e le trovate narrative sono geniali (in alcuni passaggi mi ha molto ricordato lo stile di Andrea G. Pinketts). Va letto dall'inizio alla fine, senza tralasciare nulla: copertina, biografia dell'autore, postfazione. Fabio Fazio lo definirebbe un libro "sorprendente" e (ahimè) vi assicuro che è proprio così.
Questa e altre recensioni nella mia newsletter mensile sui libri: https://bit.ly/ponzabook
La prima volta che ho sentito parlare di questo titolo è stata grazie al podcast Copertina di Matteo B. Bianchi. Era tra i consigli della prima libraia ospite del programma, Cristina di Canio, titolare della libreria La scatola lilla di Milano. Mi ha incuriosito da subito perché si intuiva il suo essere insolito e speciale. L'ho aggiunto alla mia wishlist più di un anno fa, ma per oltre 12 mesi (principalmente a causa della mia pigrizia) non sono riuscito a procurarmelo. Non viene venduto da Amazon o IBS, né dai megastore come Mondadori e Feltrinelli. Uno dei pochi modi per averlo è andare fisicamente in quella libreria. Prima di Natale mi sono finalmente deciso a fare questa cosa molto anni '90 che consiste nel recarsi fisicamente in un negozio per acquistare dei prodotti. Arrivato davanti alla libreria ho trovato la saracinesca abbassata, nonostante fosse giorno e orario di apertura. Nessun avviso, nessuna spiegazione. Ero ormai pronto a rassegnarmi al fatto che non sarei mai riuscito a leggere questo libro, quando ho scoperto dal sito della libreria che era possibile ordinarlo online. Così ho fatto e, finalmente, il 21 dicembre 2019 Vangelo Yankee è stato recapitato nella mia cassetta della posta. Ne è valsa la pena farsi tutto questo sbattimento? 100% sì.
Nonostante si tratti di un libro piccolissimo (che nel formato ricorda un bigino o, per l'appunto, un vangelo), contiene al suo interno un mondo. Innanzitutto la storia: un viaggio negli Stati Uniti per dare risposta a una domanda: "Chi è Kristof Katrakowsky Kazachenko?". Il viaggio è tutt'altro che convenzionale, perché si procede a ritroso: si inizia dal capitolo 12 e si finisce con il capitolo 1. La scrittura è brillante e le trovate narrative sono geniali (in alcuni passaggi mi ha molto ricordato lo stile di Andrea G. Pinketts). Va letto dall'inizio alla fine, senza tralasciare nulla: copertina, biografia dell'autore, postfazione. Fabio Fazio lo definirebbe un libro "sorprendente" e (ahimè) vi assicuro che è proprio così.
Questa e altre recensioni nella mia newsletter mensile sui libri: https://bit.ly/ponzabook